Sul lato settentrionale di Piazza della Repubblica si sviluppa la lunga facciata porticata del Palazzo VII Aprile, uno degli edifici civili più importanti di Marsala. Conosciuto anche come Palazzo del Municipio o anticamente Palazzo dei Giurati, fu eretto nelle forme attuali tra la fine del quindicesimo e il sedicesimo secolo per ospitare le riunioni del Senato cittadino, ovvero il Consiglio civico, e della magistratura locale.
La sua architettura armoniosa, progettata dall’architetto trapanese Giuseppe Moccia, si ispira allo stile rinascimentale veneziano introdotto da Andrea Palladio, evidente nei caratteristici archi a tutto sesto sorretti da colonne, le cosiddette arcate a serliana, che definiscono il lungo loggiato al primo piano. La costruzione iniziale fu completata entro la seconda metà del sedicesimo secolo, poi ampliata e rifinita nel diciottesimo secolo con l’aggiunta della torretta dell’orologio a base quadrangolare e di ulteriori arcate, dando forma all’elegante edificio a due piani, più il pian terreno porticato, che vediamo oggi.
La facciata, intonacata in colore chiaro, presenta un doppio ordine di archi: al livello terreno si apre un portico con arcate sorrette da pilastri in pietra, rifugio ombreggiato per passanti e mercanti sin dai tempi antichi; al piano superiore, invece, si sviluppa la vera e propria Loggia, una galleria di archi intervallati da colonne, affacciata sulla piazza. Sopra il cornicione sommitale si eleva infine l’orologio pubblico, installato originariamente alla fine del sedicesimo secolo e dotato di una campana nella prima metà del diciassettesimo secolo dai giurati dell’epoca. Questo orologio, con i suoi numeri romani, ancora oggi scandisce le ore della città, e un tempo i suoi rintocchi segnalavano anche allarmi ed eventi speciali per la comunità.
L’insieme architettonico è sobrio e al contempo solenne, degno di una sede istituzionale: il portico ha sempre svolto la funzione di foro cittadino, luogo di assemblee pubbliche e bandi, mentre le sale interne, come la Sala delle Lapidi, così chiamata per la presenza di numerose epigrafi storiche murate alle pareti, continuano ad accogliere le sedute del Consiglio Comunale.
Il nome VII Aprile fu attribuito al palazzo in ricordo di un episodio cruciale del Risorgimento marsalese. In quella data, un gruppo di patrioti insorse contro il governo borbonico, ispirato dalla contemporanea Rivolta della Gancia avvenuta a Palermo. I rivoltosi, radunatisi proprio in questo edificio, all’epoca noto come Palazzo dei Giurati, proclamarono la loro adesione agli ideali dell’Italia unita, esponendo dal loggiato il tricolore, futura bandiera nazionale, in aperta sfida alle autorità borboniche.
La reazione fu dura: molti insorti vennero arrestati, e altri furono costretti alla fuga o a nascondersi, ma quella data restò impressa nella memoria cittadina come simbolo di coraggio patriottico. Solo poche settimane dopo, Marsala sarebbe stata liberata dall’arrivo di Giuseppe Garibaldi e delle sue truppe.
Proprio Garibaldi, la sera del suo sbarco a Marsala, trovò accoglienza insieme ai suoi Mille sotto i portici di Palazzo VII Aprile, dove passarono la notte al riparo, prima di ripartire all’alba verso Salemi. Questi eventi legano il palazzo in modo indissolubile alla storia nazionale, ed è per questo che ancora oggi, attraversando le sue volte, si ha la sensazione di percepire l’eco delle voci e dei passi di quei giorni carichi di fervore.
Nel ventesimo secolo, l’edificio subì danni durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale: una torre adiacente venne distrutta, ma il palazzo fu restaurato nel dopoguerra, ripristinandone il ruolo centrale nella vita cittadina.
Oggi, Palazzo VII Aprile ospita il Consiglio Comunale ed è aperto al pubblico in occasione di eventi e visite istituzionali. I suoi portici continuano a essere un luogo vivo della città: periodicamente vi si tengono concerti, esposizioni d’arte e cerimonie civiche all’aperto, proprio come un tempo avveniva per comizi e feste popolari.
Ammirare Piazza della Repubblica dal loggiato superiore del palazzo, quando possibile, offre una prospettiva privilegiata sul centro storico di Marsala. All’interno, tra stemmi e lapidi commemorative, si respira la continuità della vita amministrativa marsalese attraverso i secoli.
Palazzo VII Aprile, con la sua dignità storica e architettonica, rappresenta dunque non solo un luogo di interesse artistico, ma anche il simbolo della partecipazione civica e dell’identità della città.
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