Porta Nuova

All’estremità opposta del centro storico rispetto a Porta Garibaldi, lungo la passeggiata di via XI Maggio, si erge Porta Nuova, altro varco monumentale delle antiche mura di Marsala. Nonostante il nome, le sue origini sono comunque storiche: la porta fu infatti costruita nel 1790 per sostituire un precedente ingresso cittadino (detto un tempo Porta di San Giovanni), che era realizzato in legno ed era divenuto instabile e poco sicuro. Nel momento della sua edificazione, alla fine del diciottesimo secolo, venne dunque chiamata Porta Nuova proprio perché andava a rimpiazzare la vecchia struttura con un accesso più moderno e solido. Questo avveniva durante il regno borbonico, e la porta, con il suo arco in pietra dal disegno classicheggiante e sobrio, si inseriva armoniosamente nelle mura costiere della città. La sobrietà dell’insieme richiama infatti il classicismo del Cinquecento, epoca alla quale s’ispirava l’architetto: linee semplici, un arco a tutto sesto incorniciato da lesene appena accennate e un architrave pulito, privo di eccessivi decori. Proprio questa semplicità conferisce a Porta Nuova un’eleganza misurata, in contrasto con la più elaborata Porta Garibaldi, e ne fa un esempio di architettura tardo-settecentesca di gusto neoclassico.

Non mancano, tuttavia, alcuni elementi di interesse storico e simbolico. Sulla parte interna dell’arco, rivolta verso via XI Maggio, è posta un’epigrafe commemorativa delle vittorie militari di Don Giovanni d’Austria, l’eroe della battaglia di Lepanto, quasi a voler evocare antichi fasti spagnoli. Sul lato esterno, affacciato su Piazza della Vittoria (l’area verde immediatamente fuori le mura), un’altra iscrizione ricorda i nomi dei Giurati – gli amministratori cittadini dell’epoca – che deliberarono la costruzione della porta stessa. Questo dettaglio offre uno spaccato interessante della storia locale, evidenziando l’orgoglio con cui la comunità marsalese accolse l’erezione della nuova porta. Ai lati dell’arco, proprio all’uscita della porta, si notano i resti dei bastioni difensivi: accanto si estende la Villa Cavallotti, un giardino pubblico sorto sul bastione di San Francesco. Da qui, salendo sulle mura, si gode di una magnifica vista panoramica sulle vicine Isole Egadi e sul mare che bagna Marsala. Un piccolo palazzo nobiliare adiacente alla Porta conserva inoltre una lapide che ricorda come Giuseppe Garibaldi pernottò in quella dimora l’undici maggio milleottocentosessanta, la notte successiva al celebre sbarco. L’area di Porta Nuova, oggi pienamente inserita nell’itinerario turistico pedonale, invita dunque a un doppio sguardo: da un lato verso l’interno, lungo il Cassaro che conduce al centro; dall’altro verso l’esterno, con lo scenario naturale della laguna dello Stagnone e delle isole sullo sfondo. Attraversare Porta Nuova significa passare simbolicamente dalla città antica agli spazi aperti: ancora oggi questo arco, pur sobrio, segna con dignità il confine occidentale del cuore storico di Marsala e racconta, con le sue lapidi e i suoi dintorni, vicende e curiosità di oltre due secoli fa.

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