Il Duomo S. Tommaso

Il Duomo di Marsala, con una lunghezza di circa 80 metri e una larghezza di 36 metri, insieme ai suoi ricchi decori barocchi, rappresenta una sintesi affascinante della storia architettonica cittadina, dal medioevo normanno al rifacimento settecentesco, e accoglie i visitatori in un’atmosfera di grande spiritualità e bellezza artistica. L’edificio attuale fu costruito intorno all’anno 1176 dai Normanni, che lo dedicarono a San Tommaso Becket in seguito a un curioso episodio leggendario: secondo la tradizione, infatti, una nave carica di colonne corinzie destinate a una chiesa inglese dedicata a San Tommaso sarebbe naufragata sulle spiagge di Marsala. I marmi recuperati furono utilizzati nella struttura della nuova chiesa, giustificando così la dedica al santo inglese.

Nel corso dei secoli, il Duomo subì vari interventi e trasformazioni: nel 1607, per esigenze di spazio, il consiglio cittadino decise di ricostruirlo ampliandolo significativamente, e nel 1656  fu finalmente riaperto al culto con il transetto e l’area absidale completati in occasione della festa del Corpus Domini. La grande facciata barocca, in pietra calcarenitica a vista, si sviluppa orizzontalmente ed è stata completata soltanto nel 1956. Essa è decorata da due campanili gemelli sormontati da piccole cupole, sotto cui si trovano quattro statue raffiguranti San Giovanni Battista, San Tommaso, San Leone e San Gregorio Magno. Questo prospetto scenografico, con portali marmorei ed elementi fastosi in puro stile barocco siciliano, rende il Duomo uno dei monumenti più rappresentativi di Marsala.

All’interno, la chiesa ha una pianta basilicale con tre navate, lungo le quali si aprono dodici cappelle laterali costruite tra il quindicesimo e il diciassettesimo secolo. Lo spazio sacro custodisce opere di grande valore artistico, tra cui statue in marmo e dipinti dedicati ai santi della tradizione locale. Nell’abside, in particolare, spicca una grande tela raffigurante il martirio di San Tommaso Becket, santo titolare della chiesa. Di grande pregio sono le sculture rinascimentali attribuite alla scuola dei Gagini: la Madonna del Popolo, opera di Domenico Gagini del 1490, e l’ancona marmorea completata da Antonello Gagini nel 1532, entrambe visibili nelle cappelle laterali. Suggestiva è anche la presenza di antichi sarcofagi contenenti i resti di illustri personaggi marsalesi – vescovi, magistrati e filosofi – testimoni del ruolo centrale che la Chiesa ha ricoperto nella storia cittadina.

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